Parrocchia CATTEDRALE

SS. Pietro e Paolo

 

Diocesi di Lamezia Terme

e Ufficio Migrantes

hanno presentato il

1° Concerto multietnico di canti natalizi

“ Cantiamo l’amore in diverse lingue ”

Venerdì 10 Gennaio 2014,ore 19:30

scritto da Giovanni ROCCA                                                                                                                          guarda le foto

 Si è svolto in Cattedrale, da una iniziativa della Responsabile dell’Ufficio Migrantes - Suor Manuela SIMOES, il primo concerto multietnico di canti natalizi con il titolo: “ Cantiamo l’amore in diverse lingue ”.

Il progetto è stato realizzato nel segno della speranza e dell’integrazione, promuovendo il rispetto dei diritti umani e dell’Amore universale di Dio.

Hanno condotto: Valentina Costantino, Rosalba De Fazio e Francesca Gabriele (collaboratrici volontarie Caritas e Ufficio Migrantes)

Dopo i saluti si rito e la presentazione da parte di suor Manuela Simoes, è iniziato il concerto con canti in lingua madre dei paesi partecipanti: Italia, Ucraina, Romania, Polonia, Egitto e Brasile.

L’ITALIA è stata rappresentata dal Coro “Rorate Coeli Desuper” della Cattedrale SS. Pietro e Paolo, diretto dal M° Attilio Lorenti ed ha esibito 3 canti;

 L’UCRAINA ha esibito 3 canti promossi dall’organizzazione pubblica Ucraina per la tutela dei diritti umani in Italia “libertà e giustizia”: “buonasera a Lei” _ “è arrivata una nuova gioia”_ “Cielo e Terra oggi celebrano”  nel primo canto un gruppo di persone bussano a casa per annunciare la nascita di Gesù e augurare ai padroni di casa che si possa festeggiare oltre al Natale anche le festività di s.Basilio e dell’Epifania. Nel secondo canto, invece, si ricorda la visita dei pastori che, dopo aver visto in cielo la stella cometa, giungono alla  grotta di Betlemme. Come i pastori davanti a Gesù Bambino si augurano che la sua venuta porti gioia anche noi ci auguriamo che il Natale del Signore porti amore. Nel terzo canto, invece, gli angeli del Cielo annunciano agli uomini la nascita del Signore. I magi seguono la stella e arrivano alla grotta di Betlemme dove i pastori, avvisati dagli angeli, si inchinano a Gesù…Dio s’è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi.

 Per la ROMANIA il coro diretto da Padre Costantin ha eseguito 2 canti che proclamano la gioia per la nascita di Gesù;

La POLONIA hanno eseguito 2 canti che, in Polonia, si cantano nelle case e per le strade e possono essere paragonate alla nostra strina;

L’EGITTO ha eseguito un  canto che ricorda il passaggio, della Santa Famiglia, da Israele all’Egitto e ricorda che Maria, la madre degli uomini, ha conosciuto la difficoltà della migrazione;

Il BRASILE ha eseguito 3 canti (composto da vari religiosi tra cui le suore scalabriniane Fatima e Maria Helena, don Sandro e i missionari di Missione Belèm) “allora è Natale”_ “preghiera per la famiglia”_ “segni di ciò che è passato”. Nel primo canto ci si rivolge a tutti i popoli e a tutte le culture per augurare un sereno Natale e un felice anno nuovo; il secondo, invece, è un canto di benedizione a tutte le famiglie in cui si augura che nessuna famiglia sia mai privata della gioia e dell’amore, mentre, il terzo canto, molto popolare in Brasile, celebra il nuovo anno con la speranza che possa donare a tutti pace e serenità e, con l’augurio che, nonostante il tempo passi, si possa star sempre insieme alle persone che si amano.

La parte conclusiva del concerto è stata preceduta dall’interpretazione di un canto natalizio da parte di due bambini rumeni, Luca ed Elèna, che hanno regalato ai presenti un momento di tenerezza.

Al termine S.E. Monsignor Luigi Antonio Cantafora, Vescovo, ha ringraziato i partecipanti e ha dato l’incarico a Suor Manuela, per il prossimo mese mariano, di indire un concorso per il miglior canto mariano eseguito. Ha ribadito, inoltre, che non sono i colori della pelle a dividerci ma è l’amore universale di Dio che ci unisce.

La serata si è conclusa con il canto Adeste Fidelis eseguito da tutti i cori, e il Maestro Attilio Lorenti ha ceduto la direzione della Corale a Padre Costantin della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia.

 

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