guarda le foto di Saveria Pugliese
Reliquia Cuore di San Camillo De Lellis
Padre Rosario Messina
scritto da Giovanni ROCCA La reliquia del cuore di San Camillo continua il suo percorso tra le diocesi e i luoghi di cura d’Italia, durante quest’anno in cui si ricordano i 400 anni dalla sua morte. Grazie alla collaborazione dell’Ordine dei Camilliani, (presenti a Lamezia Terme), la reliquia del Santo è arrivata nella nostra Diocesi, sostando giorno 5 giugno all’Ospedale Civile S. Giovanni Paolo II, dove tutti i reparti sono stati coinvolti in momenti di preghiera, celebrazioni e riflessioni, in collaborazione con gli operatori sanitari e le varie associazioni e gruppi di preghiera, e proseguendo, sosta fino alla domenica di Pentecoste in Cattedrale, dove i fedeli potranno attingere alla spiritualità del Santo. Nella prima serata, la S. Messa vespertina è stata presieduta da Don Giovanni Di Miccoli, concelebranti i Padri Camilliani (Padre Paulin, Padre Bernard, Padre Vincenzo, Padre Rosario) con Don Domenico Coffani, Don Antonio Muraca e Don Isidoro Di Cello. Ha prestato il suo servizio l’accolito Giovanni Rocca, della Parrocchia SS. Pietro e Paolo. Nell’omelia Padre Rosario Messina ha evidenziato tanti punti fermi del Santo: dalla sua vocazione alla sua morte
distinte per "fede, speranza e carità" (ascolta
le omelie). Alla fine della Celebrazione Eucaristica, Padre Rosario ha fatto baciare la reliquia ai fedeli, mentre padre Vincenzo distribuiva l'immagine del Santo con la preghiera. La reliquia trae il suo significato spirituale dal cuore di Cristo, sorgente e modello di amore divino. All’atto del prelievo – cosa non rara all’epoca, come ha scritto padre Mario Vanti, storiografo dell’Ordine – ai medici, il cuore di Camillo, apparve “ tanto bello da sembrare un rubino, e di tanta grandezza da restarne tutti ammirati”: il cuore di chi, a ragione, sarebbe stato poi chiamato “Gigante della carità”. Oggi la reliquia è conservata nel “Cubiculum” all’interno della Casa generalizia dell’Ordine (accanto alla chiesa di Santa Maria Maddalena a Roma), dove San Camillo morì il 14 luglio 1614. L’esposizione della reliquia e il suo pellegrinaggio, però, non sono un atto di feticismo. Al contrario. Per gli operatori sanitari e i volontari che si dedicano all’assistenza dei malati, la presenza del cuore di San Camillo è un’occasione propizia per attingere alla spiritualità del Santo, sempre attuale nelle attività caritative. Alle comunità cristiane, alle istituzioni sanitarie e ad ogni realtà associativa, il cuore di San Camillo propone un insegnamento altrettanto attuale e urgente, nato da un animo squisitamente umano, da un servizio instancabile e da un’indiscussa esperienza maturata sul campo. Per i giovani in formazione che si preparano alla consacrazione perpetua praticando la preghiera, lo studio e l’assistenza ai malati nei vicini luoghi di cura, la presenza della reliquia di San Camillo è un momento importante di testimonianza spirituale. Questo pellegrinaggio della reliquia può essere un’occasione per fare nostro il motto di San Camillo: “più cuore in quelle mani!” | |